REVELSTOKE – Un Bacio nel vento
di Nicola Moruzzi (disponibile da giovedì 2 luglio)
Sinossi
Il 15 ottobre 1915, tra le montagne del Canada Occidentale, un tragico incidente sul lavoro stronca la vita di AngeloConte, giovane emigrato veneto di 28 anni. Nei trenta mesi trascorsi lontano da sua moglie Anna, Angelo non smise mai di scriverle. Cent’anni dopo quelle lettere d’amore sono riemerse da un cassetto, dando vita ad una nuova avventura. Nicola Moruzzi, regista del documentario e pronipote di Angelo, parte per il Canada con la sua compagna Irene, sulle tracce del bisnonno scomparso.
L’autore
Com’è finito il mio bisnonno Angelo in Canada nel 1913? Cosa rimane di quell’avventura lontano da sua moglie e da sua figlia? A cosa pensava l’attimo in cui è morto? Queste sono le domande da cui sono partito e Revelstoke – Un Bacio nel Vento è iniziato così: col desiderio di sapere e di raggiungere un punto lontano nello spazio e nel tempo. Quel punto è la sua tomba, su cui per cent’anni nessuno ha mai messo un fiore. La provvidenziale scoperta delle lettere d’amore tra Angelo ed Anna, rimaste nascoste in un cassetto di famiglia, ha messo in moto un desiderio allo stesso tempo personale e filmico, per cui ho voluto coinvolgere nell’impresa Irene, la mia compagna di vita e di lavoro. Un “on the road” utopico il nostro, in cui non sono mancate le sorprese e le scoperte, i paesaggi e gli incontri. “Se lo troviamo” – ci siamo detti con Irene – “lo riportiamo ad Anna, che sono cent’anni che lo aspetta”. E qualcosa abbiamo trovato veramente.
Nicola Moruzzi
Bella Nik!
Bravi Ragazzi……
Indagare il passato è vedere il presente. Quanta fatica hanno fatto i migranti italiani per sperare una vita migliore per loro e la famiglia. Ho amici veneti che hanno parenti in ogni nazione delle Americhe e grazie agli sforzi dei loro avi godono oggi di una vita migliore. La sofferenza degli immigrati di oggi che scappano dalla guerra , dalla povertà per cercare un futuro migliore in Europa è la stessa dei nostri bisnonni . Grazie del racconto e dell’empatia poetica che siete riusciti a trasmettere anche con il commento musicale. Nino
Mi è piaciuto molto. Mi ha fatto pensare a mio padre che negli stessi anni era andato a Chicago. Aveva solo 16 anni. Anche lui ha lavorato sulla ferrovia, ma non gli ho mai chiesto che lavoro faceva. Purtroppo ora non c’è più e non potrò più chiedergli i dettagli dei suoi 15 anni vissuti in Usa! Il documentario mi ha fatto sentire molto questa mancanza.
La poesia di questa splendida ricerca-testimonianza sta tutta in “un bacio nel vento”, che suscita forti sentimenti! Angelo era davvero un poeta!
Grazie
Complimenti per il lavoro svolto! Molto emozionante!